Mangiare solo se si ha fame,
mangiare quel che piace e che non fa male,
mangiare con calma, non come le oche.
Alzarsi da tavola con un po' di fame,
a tavola cercare di stare allegri.

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Far da mangiare per la persona amata è il modo più concreto e semplice per dire:
“Ti amo, ti voglio bene,
mi sei tanto cara, ti porto nel cuore, ti ho sempre in mente,
perciò: voglio che tu viva. E viva bene.”
In cucina si impara fin da bambini a distinguere
il buono dal cattivo,
il duro dal tenero,
il dolce dall'amaro. L'uomo è un essere che ha fame e il mondo intero è il suo cibo.
L'appetito dell'uomo è infinito perché non appartiene al corpo ma all'anima.
La tavola richiede un atto di fede da parte di chi cucina e da parte di chi mangia.

*ispirati a Il Pane di ieri di Enzo Bianchi e alla vita di ogni giorno” Indica anche tu al Postale della salute e al progetto Chiereat il tuo ingrediente segreto per fare salute, mangiando sano, e vivere così meglio.
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(riportiamo, per primi, gli "ingredienti segreti" che i partecipanti alla Tavola Rotonda del 15 ottobre ci hanno lasciato al tavolo dell'accoglienza)