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L'importanza degli antiossidanti


Da dove arrivano i radicali liberi?

Diverse ricerche hanno mostrato che i radicali liberi sono la principale causa di invecchiamento, malattia, morte. L'ossigeno usato dagli organismi viventi nelle reazioni metaboliche per la produzione dell'energia non viene completamente utilizzato e viene in parte convertito in radicali liberi, inoltre altri radicali liberi provengono dall'esterno e possono penetrare nell'organismo attraverso l'apparato gastroenterico, respiratorio o attraverso la cute.



I danni provocati dai radicali liberi

I radicali liberi provocano danno al DNA, alle proteine, ai grassi e ciò è il maggior motivo dell'invecchiamento e delle malattie degenerative come il cancro, la cardiopatia ischemica, il declino del sistema immunitario, le cerebropatie, la cataratta. Gli agenti antiossidanti riportano l'equilibrio chimico nei radicali liberi grazie alla possibilità di fornire loro gli elettroni di cui sono privi (1-2).



Corriamo ai ripari

L'organismo umano in parte si difende naturalmente dai radicali liberi producendo degli antiossidanti endogeni come enzimi e molecole quali la superossido dismutasi, la catalasi e il glutatione. Superata una certa soglia è necessario un apporto esterno di antiossidanti come pigmenti vegetali, vitamine e micronutrienti. Un'alimentazione corretta può migliorare le difese dell'organismo in termini di apporto di molecole antiossidanti.

Va tenuto presente che ciascun antiossidante ha un campo di azione limitato ad uno o due specifici radicali liberi. Pertanto solo un'alimentazione completa ed equilibrata può garantire un'efficace azione antiossidativa.

Numerose sostanze chimiche naturali sono state ampiamente studiate e si è visto che hanno diverse attività farmacologiche: antiipertensive, antiinfiammatorie, antiaritmiche e cardiotoniche (3-5) e molte di esse hanno mostrato avere proprietà chemioprotettive (6). I meccanismi attraverso cui operano non sono completamente conosciuti ma sono stati suggeriti più meccanismi quali inibizione di enzimi attivanti gli xenobiotici, regolazione del ciclo cellulare e dei segnali di trasduzione. Nel nostro laboratorio è stato visto che il Lisosan G, un lisato di grano con buona capacità antiossidante, ha protetto il fegato dalla tossicità da tetracloruro di carbonio (7). E' stato riportato che un'alimentazione con frutta e verdura previene il danno ossidativo e a tal proposito uno studio ha evidenziato che l'escrezione nelle urine dell'8-isoprostano (indice di stress ossidativo) è risultata significativamente più bassa in donne che seguivano una dieta incrementata con frutta e verdura (8).

Recentemente alcuni lavori hanno mostrato un aumento di enzimi antiossidanti e della capacità antiossidante totale nel plasma di individui che consumavano vari tipi di vegetali (9-10).

Per garantirsi un sufficiente apporto giornaliero di antiossidanti, gli esperti consigliano un'alimentazione equilibrata ed un consumo giornaliero di almeno 5-6 etti di frutta e verdura fresche e di stagione (due etti di frutta e tre di verdura).



Gli antiossidanti, la frutta e la verdura

I principali antiossidanti presenti in frutta e verdura sono:

- Pigmenti vegetali: polifenoli, bioflavonoidi;

- Vitamine: vitamina C, vitamina E, betacaroteni (provitamina A);

- Micronutrienti ed enzimi: selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina, acido urico, ecc.).



Che cosa è ORAC

Nel 1993, il medico e chimico Guohua Cao (National Institute on Aging, Bethesda, USA) , ha pubblicato i principi del dosaggio ORAC. La metodica è stata messa a punto allo scopo di valutare la protezione che le sostanze antiossidanti forniscono all'organismo nei confronti di idrossidi e perossidi reattivi. Il metodo è stato studiato per testare campioni di siero umani ed animali, prodotti vegetali, cibi, ingredienti di cibi, prodotti farmaceutici e cibi per animali domestici. Al momento, è ritenuto l'unica metodica in grado di misurare la capacità inibente che può esercitare un antiossidante sui radicali liberi. All'unità di misura del potere antiossidante è stato attribuito il nome di unità ORAC.

Oggi i ricercatori stanno cercando di individuare quante unità ORAC siano necessarie per il benessere dell'organismo e per contrastare i processi degenerativi alla base dell'invecchiamento delle cellule e di alcune importanti patologie.

È stato stimato che ogni persona dovrebbe introdurre una quantità di vegetali pari a 5000 unità ORAC al giorno per godere pienamente dei benefici degli antiossidanti contenuti.

La frutta e la verdura fungono da ottimo veicolo di antiossidanti. I cibi sono stati suddivisi in tre gruppi, secondo il potere antiossidante. Ai primi posti si ritrova la 'frutta nera', prugne nere, uva nera, mirtilli, more, seguita dalla ‘frutta rossa'.

Facendo una comparazione tra la frutta e gli ortaggi con il più elevato valore in unità ORAC è risultato evidente che, a parità di peso, i ‘frutti neri' presentano dei valori sensibilmente più elevati rispetto ad altri frutti e a tutti gli ortaggi .





1) Prior Rl, Fruits and vegetables in the prevention of cellular oxidative damage. Am. J. Clin. Nutr: 78, 570S-8S (2003).

2) Moon YJ, et al.: Dietary flavonoids: Effects on xenobiotic and carcinogen metabolism. Toxicol. in Vitro 20: 187-210, (2006).

3) Janbaz KH, Gilani AH: Studies on preventive and curative effects of berberine on chemical-induced hepatotoxicicty in rodents. Fitoterapia 71: 25-33 (2000).

4) Truswell AS : Cereal grains and coronary heart disease. Eur J Clin Nutr 56: 1-14 (2002).

5) Zhou S et al.: Herbal bioactivation: the good, the bad and the ugly. Life Sciences 74: 935-968 (2004).

6) Jin Lee K, et al. Protective effect of acteoside on carbon tetrachloride-induced hepatotoxicity. Life Sciences 74: 1051-1064, (2004).

7) LongoV. et al.: Effect of Lisosan G, a ground of grain, on the hepatic drug metabolizing enzymes and its protective role on carbon tetrachloride-induced hepatotoxicity, Biotechnology letters 29, 1155-1159 (2007).

8) Thompson HJ: 8-Isoprostane F2?? excretion is reduced in women by increased vegetable and fruit intake. Am J Clin Nutr 82: 768-76 (2005)

9) S.B. Lotito, B. Frei: The increase in human plasma antioxidant capacity after apple consumption is due to the metabolic effect of fructose on urate, not apple-derived antioxidant flavonoids. Free Radical Biology and Medicine 37, 251-258, (2004).

10) Avci A et al. : Effects of apple consumption on plasma and erythrocyte antioxidant parameters in elderly subjects. Experimental Aging Research 33, 429-437, ( 2007)



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