http://www.ciboecibo.it

Versione ad alta accessibilità

<< torna alla versione normale



^ Torna al menu
Le raccomandazioni sull’alimentazione e sullo stile di vita pubblicate nel 2007 dal World Cancer Research Fund - Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro






















       
   
   








Raccomandazioni WCRF 2007:


Stile di vita per la prevenzione dei tumori




 
 



 


Il cibo, la nutrizione, l'attività fisica e la prevenzione del cancro: una prospettiva globale.


 


Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), la cui missione è di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione della conoscenza sulle loro cause, ha concluso un'opera ciclopica di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori.


Vi hanno contribuito oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi, di circa cinquanta centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo. L'Istituto Nazionale dei Tumori ha gestito la sezione sui tumori della mammella, dell'ovaio e della cervice uterine. Il volume, disponibile su www.dietandcancerreport.org, è molto prudente nelle conclusioni, che riassumono in 10 raccomandazioni solo i risultati più solidi della ricerca scientifica.


Di tutti i fattori che si sono dimostrati associati ad un maggior rischio di cancro, quello più solidamente dimostrato è il sovrappeso: le persone grasse si ammalano di più di tumori della mammella, dell'endometrio, del rene, dell'esofago, dell'intestino, del pancreas, e della cistifellea.


Di qui la prima raccomandazione di mantenersi snelli per tutta la vita e di evitare i cibi ad alta densità calorica, cioè i cibi ricchi di grassi e di zuccheri, che più di ogni altro favoriscono l'obesità: in primo luogo quelli proposti nei fast food e le bevande zuccherate.


La vita sedentaria è un'altra causa importante di obesità, ma è una causa di cancro anche indipendentemente dall'obesità: gli studi epidemiologici hanno evidenziato che le persone sedentarie si ammalano di più di cancro dell'intestino, della mammella, dell'endometrio, e forse anche del pancreas e del polmone. 


Altri fattori che un gran numero di studi coerentemente indicano come cause importanti di cancro includono:  il consumo di bevande alcoliche, associato ai tumori del cavo orale, della faringe, della laringe, dell'intestino, del fegato e della mammella; il consumo di carni rosse, soprattutto di carni conservate, associato soprattutto al cancro dell'intestino, ma probabilmente anche ai tumori dello stomaco, e sospettato per i tumori dell'esofago, del pancreas, del polmone e della prostata; il consumo elevato di sale e di cibi conservati sotto sale, associati al cancro dello stomaco; il consumo elevato di calcio, probabilmente associato al cancro della prostata; il consumo di cereali e legumi contaminati da muffe cancerogene, responsabili del cancro del fegato; la contaminazione con arsenico dell'acqua da bere, responsabile di tumori del polmone e della pelle; il consumo di supplementi contenenti beta-carotene ad alte dosi, che fanno aumentare l'incidenza di cancro del polmone nei fumatori.


Sul latte e i latticini e, in generale, sui grassi animali gli studi sono molto contrastanti e non conclusivi: il consumo di latte sembrerebbe ridurre i tumori dell'intestino, che sarebbero però aumentati dal consumo di formaggi, e un consumo elevato di grassi aumenterebbe sia i tumori del polmone che i tumori della mammella; si tratta di aumenti di rischio modesti ma, data l'elevata frequenza di questi tumori, tutt'altro che trascurabili. 


Un ulteriore fattore importante considerato nel volume è l'allattamento, che riduce il rischio di cancro della mammella, e forse dell'ovaio, per la donna che allatta, e riduce il rischio di obesità in età adulta per il bambino che viene allattato.


 




Ma veniamo alle raccomandazioni:


1)                      Mantenersi snelli per tutta la vita. Per conoscere se il proprio peso è in un intervallo accettabile è utile calcolare l'Indice di massa corporea  (BMI = peso in Kg diviso per l'altezza in metri elevata al quadrato: ad esempio una persona che pesa 70 kg ed è alta 1,74 ha un BMI = 70 / (1,74 x 1,74) = 23,1.), che dovrebbe rimanere verso il basso dell'intervallo considerato normale (fra 18,5  e 24,9 secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità).


2)                      Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni. In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz'ora al giorno;  man mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l'esercizio fisico fino ad un'ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L'uso dell'auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane.


3)                      Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food. Si noti la differenza fra "limitare" ed "evitare". Se occasionalmente si può mangiare un cibo molto grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente, l'uso di bevande gassate e zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.


4)                      Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un'ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le verdure non devono essere contate le patate.


5)                      Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello. Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Si noti la differenza fra il termine di "limitare" (per le carni rosse) e di "evitare" (per le carni conservate, comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio.  


6)                      Limitare il consumo di bevande alcoliche. Non sono raccomandate, ma per chi ne consuma si raccomanda di limitarsi ad una quantità pari ad un bicchiere di vino (da 120 ml) al giorno per le donne e due per gli uomini, solamente durante i pasti. La quantità di alcol contenuta in un bicchiere di vino è circa pari a quella contenuta in una lattina di birra e in un bicchierino di un distillato o di un liquore.


7)                      Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale. Evitare cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi). Assicurarsi quindi del buon stato di conservazione dei cereali e dei legumi che si acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi.


8)                      Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo. Di qui l'importanza della varietà. L'assunzione di supplementi alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è invece sconsigliata.


9)                      Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi.


10)                    Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi si è già ammalato.


COMUNQUE NON FARE USO DI TABACCO


 


Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Programma "Frutta nelle Scuole" - Strategia Nazionale - [85078 bytes]
Il testo della "legge km zero" della Regione Veneto - [270231 bytes]
Saluti e Baci.. i viaggi del Postale tra i ggiovani e l'ammore.. - [1728003 bytes]
Il Prof. Berrino Primario Medicina Predittiva - Istituto dei Tumori Milano - [407545 bytes]
Pierluigi Paoletti del Centrofondi - Roma - [60975 bytes]
Il portale Ciboecibo.it - [514458 bytes]
Antonio Zullo - Assessore alle Politiche Sociali e alla Partecipazione - [41993 bytes]
Associazione Il Tuo Parco - [93238 bytes]
Prof. Giusto Giovannetti e le micorrize - [62657 bytes]
Il Postale della Salute - [95168 bytes]
Il Movimento dei Consumatori - [108857 bytes]
Vincenzo Longo - Istituto di Biologia e biotecnologia agraria CNR Pisa - [53635 bytes]
Il progetto degli studenti di architettura - [73022 bytes]
Collabora con noi, lascia un commento a questo articolo con i tuoi riferimenti oppure contatta redazione@ciboecibo.it - [674828 bytes]
Invito a ConsumAttori - [1000233 bytes]
Locandina della presentazione del GAC
- [969037 bytes]

Perchè bevo latte crudo - dott. Fausto Cavalli, Bevilatte srl
- [117477 bytes]

Elenco dei distributori di latte crudo in Italia
- [131363 bytes]

Locandina di Sulla Soglia
- [222978 bytes]

Pieghevole congresso Simpem
- [165567 bytes]

Tutte le informazioni, interverrà anche il Dr. Franco Berrino
- [250268 bytes]
La locandina del convegno con tutte le informazioni. Interverrà anche il Prof. Berrino. Maggiori informazioni sul Progetto Diana si trovano qui
- [517814 bytes]
Il rapporto sulla non sostenibilità del tonno in scatola stilato da Greenpeace.
- [1913416 bytes]

Locandina della presentazione del GAC
- [969037 bytes]

Lettera del Sindaco di Chieri e del Direttore Generale dell' ASL5 ai dipendenti dell'Ospedale Maggiore di Chieri.
- [542358 bytes]

^ Torna al menu