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Acqua in piazza: buona, economica, ecologica e socializzante!









Gli articoli di approfondimento sugli erogatori che spuntano come funghi nelle nostre piazze non si contano ed è giusto informarsi sulla salubrità dell'acqua che beviamo.


Dato per certo il fatto che l'acqua distribuita dagli erogatori è controllata, filtrata e quindi salubre, vi sono altri aspetti che ci fa piacere analizzare come, ad esempio, il risparmio, l'etica di questa pratica e i suoi risvolti sociali.


Il risparmio è notevole

Utilizzare l'acqua dei distributori fa risparmiare, in media, ad una famiglia italiana, dai 150 ai 200 euro all'anno rispetto all'acquisto dello stesso quantitativo di acqua confezionata.


Ma chi, e sono molti, soprattutto in estate acquistano le bottigliette da mezzo litro quando sono in giro per lavoro o per diletto, risparmia molto, ma molto di più.


Facciamo un rapido ed elementare calcolo prendendo a campione un impiegato o un rappresentante che esce al mattino e rientra alla sera. Durante una calda giornata d'estate si bevono in media due litri di acqua, quindi 4 bottigliette dal prezzo medio, al bar o ai distributori di bevande, che varia dai 50 centesmi ad 1 euro (anche se il prezzo della bottiglietta da mezzo litro acquistata al bar ha un prezzo che si basa sull'umore del barista di quel giorno, con variazioni anche rilevanti da un bar all'altro...). Prendiamo pure l'ipotesi più economica, che costi cioè 50 centesimi, che per 4 bottigliette fanno 2 euro.


Al distributore di acqua in piazza l'acqua gasata costa 5 centesimi al litro (a seconda del gestore, alcuni costano 5 centesimi al litro e mezzo). Questo significa che con 10 centesimi riempio 4 bottigliette da mezzo litro e risparmio quindi, ogni giorno, 1,90 centesimi.


Lo so, sono conti della serva ma 1,90 centesimi al giorno sono  57 euro al mese. Vale la pena di fermarsi cinque minuti al distributore di acqua alla spina al posto di entrare in un bar.


E' un consumo critico

Critico perchè è un consumo che fa risparmiare ma che è anche eticamente giusto. La quantità di plastica sottratta all'ambiente è altissima, si immagini che ogni distributore di acqua fa risparmiare trecentomila bottiglie di plastica all'anno, un quantitativo che messo tutto insieme potrebbe riempire un parcheggio di un qualsiasi centro commerciale. Ed ecco un altro punto interessante: utilizzando i distributori si tolgono quote di mercato alle grandi multinazionali dell'acqua che, come sappiamo, non sempre fanno scelte eticamente trasparenti nella destinazione dei propri investimenti.


Attingendo dai distributori si socializza.

E' uno dei primi esempi di consumo critico di massa: anche inconsapevolmente, persone di varia estrazione culturale e sociale si ritrovano davanti al distributore di acqua, si scambiano informazioni e attuano una pratica di consumo critico. E molto spesso accade che la diffusione di altre etiche abitudini di consumo circolino grazie al passaparola generato nell'attesa del proprio turno di riempimento. Sembrerà banale ma è molto efficace, un sistema informativo alternativo e molto capillare che contrasta il bombardamento mediatico delle famigerate solite multinazionali.

 


Altro che purissima, levissima. Scegliamo quindi consapevolmente la economicissima, eticissima e buonissima acqua dei distributori!


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