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Alcune istruzioni pratiche per una spesa consapevole
Spesa, quanto mi pesi?
La consuetudine della spesa settimanale viene spesso sottovalutata e relegata tra le cose da fare assolutamente, ma non sempre gradite. Questo stato d'animo produce
spese frettolose e carrelli riempiti di corsa mentre facciamo lo slalom tra i reparti. Spesso il risultato è che, una volta a casa, ci accorgiamo di aver acquistato
prodotti inutili o di aver
dimenticato l'indispensabile.
Cambiare si può
Non è mai troppo tardi per
cambiare abitudini, per rendere la spesa al supermercato un momento di
scelta consapevole dei nostri consumi, districandoci tra le super offerte, i prodotti “naturali”, la frutta e verdura di ogni parte del mondo. Non è utopia auspicare che se una grande massa di persone adottasse queste e altre pratiche nel condurre la propria spesa settimanale, la
grande distribuzione dovrebbe cambiare il modo stesso di rapportarsi al consumatore, optando probabilmente verso una
maggiore trasparenza e chiarezza delle informazioni offerte accanto al prodotto in vendita e, ad esempio, ad una distribuzione ottimale e non “di richiamo” dei prodotti offerti all'interno del supermercato.
Prepariamoci alla spesa con una spesa
Per prima cosa sarebbe molto utile fare una
spesa “preparatoria” o se vogliamo “di consolidamento” in un giorno nel quale abbiamo a disposizione almeno un paio di ore, senza avere impegni subito dopo. Prendiamoci il tempo per guardarci intorno, capire come è distribuito il nostro supermercato abituale, leggere le
etichette dei prodotti che abitualmente acquistiamo,
confrontarle con quelle di altri prodotti.[1] Nelle spese successive andremo già a colpo sicuro sui prodotti che consumiamo abitualmente e avremo il tempo di dedicarci a “esplorare” nuovi prodotti, nuove etichette.
Banale ma geniale
Rechiamoci al supermercato, se possibile,
dopo pranzo o comunque con la pancia piena per evitare di acquistare “per fame” o per saziare un certo languorino del momento..
Nella scelta dei prodotti da acquistare teniamo presente che, molto spesso, i “prodotti di
marca commerciale”, quelli che, per intenderci, portano il marchio del supermercato, sono di
ottima qualità e nulla hanno da invidiare agli stessi prodotti della grande multinazionale molto pubblicizzata (ma più costosi). Inoltre, è preferibile acquistare i prodotti venduti sfusi: frutta e verdura, carne e pesce, ma anche detersivi alla spina. In questo modo riduciamo la circolazione di imballi inutili e che spesso fanno lievitare il prezzo.
Chi non ha testa mette... carta e penna!
Indispensabile strumento per non dimenticare nulla, ma anche per non acquistare prodotti inutili. Di
liste della spesa ne esistono molteplici e fantasiose versioni: quella compilata direttamente dal “
frigorifero intelligente” (!) che tiene memoria di quante uova usiamo per avvertire che ne siamo senza, oppure la
lista della spesa su internet ; il nostro consiglio, molto pratico e semplice, è di tenere una lista della spesa cartacea in cucina,
dedicandole un posto preciso e sempre lo stesso, in modo che ognuno in famiglia possa segnare ciò che manca, nel momento in cui ci accorgiamo di averne bisogno. Meglio utilizzare un
foglio o un quadernetto, infatti se segniamo i prodotti, ad esempio, su una lavagnetta ci toccherà trascriverli e se siamo di fretta potremmo non averne il tempo (e portarsi la lavagnetta risulterebbe un po' scomodo!). Accanto al nostro foglietto deve sempre esserci una
penna a disposizione, sembra banale ma se siamo, ad esempio, con l'olio in padella sul fuoco e ci accorgiamo di averlo terminato, se non abbiamo la penna a disposizione si rimanderà l'annotazione con il rischio di dimenticarsene.
Un altro accorgimento nella compilazione della lista è di
dividere il nostro elenco in due sezioni:
alimentari e non alimentari. Questo ci consentirà di non dimenticare nulla nel passaggio tra i vari scaffali o di non fare chilometri per passare dal latte al lucido per le scarpe e poi tornare al pesce.
Segniamo tutto, ma proprio tutto, anche ciò che ci pare ovvio: il latte, il pane, le uova etc. Può succedere che alla spesa provveda saltuariamente qualcun altro della famiglia, che non è detto sia il cuoco abituale e che non si potrà ritenere responsabile se a cena mancherà il pane!
Per la compilazione della lista della spesa può essere utile programmare in anticipo un
menù settimanale di massima, in modo da segnare i prodotti indispensabili per la sua realizzazione.
Buste in plastica: se le conosci le eviti
Importante per una spesa consapevole ed ecosostenibile è la scelta delle buste che conterranno la spesa.
In Italia ogni anno si producono 220mila tonnellate di buste di plastica che sono circa
4 miliardi di sacchetti . Per lo più finiscono in discarica o abbandonati nell'ambiente. Per
ridurne il loro uso la norma europea EN13432 ritiene indispensabile a partire dal 1° gennaio 2010, la
sostituzione degli shoppers in polietilene con
sacchetti biodegradabili, che privilegino l'utilizzo di materie prime di origine agricola contribuendo così alla riduzione dei gas ad effetto serra e alimentando lo sviluppo di nuovi comparti industriali, strettamente collegati alle produzioni agricole locali. Nonostante il recepimento della norma europea nella nostra Finanziaria del 2007, non sono ancora stati emessi i decreti attuativi (né sembra vi sia l'intenzione di emetterli) e quindi, in Italia, questa norma non è attiva. Nel nostro piccolo
però possiamo applicarla
rifiutando i tradizionali shoppers a beneficio di sacchetti eco sostenibili.
Quasi tutti i supermercati dedicano uno spazio, accanto alle casse, per i già citati
sacchetti biodegradabili e compostabili (quindi utilizzabili per i rifiuti umidi) in
materiale bio-plastico. Spesso hanno un costo, minimo per la verità, ma che comunque ci fa desistere dal loro acquisto soprattutto se la spesa è abbondante. Alcuni passi avanti in questa direzione si stanno facendo, ad esempio la UniCoop Firenze, a partire dal 1° giugno 2009, anticipando i tempi, sta progressivamente adottando la sostituzione dei sacchetti in polietilene con quelli biodegradabili in tutti i suoi punti vendita.
Anche i
sacchetti di carta sono un'alternativa ecologica: un po' meno resistenti di quelli in materiale biodegradabile, sono anch'essi da gettare dopo un po' di usi ma sono molto minori i tempi di decomposizione rispetto a quelli in polietilene e la loro combustione porta ad emissioni nemmeno paragonabili.
Infine i
sacchetti in cotone: di sicuro i più ecologici, sono molto resistenti, lavabili e riusabili per molte volte. Hanno quindi il pregio di durare molto a lungo con conseguente minimo impatto ambientale. Se li acquistiamo dal commercio equo-solidale o dalle tante organizzazioni no-profit, che ne fanno un mezzo di sostentamento economico, facciamo anche una buona azione.
Partiamo da lontano
Quindi, muniti di lista della spesa e buste ecosostenibili arriviamo al nostro supermercato di fiducia. Una buona abitudine da seguire, quando entriamo al supermercato, è quella di iniziare la spesa dal
reparto più lontano. Può sembrare illogico ma i primi prodotti che incontriamo al nostro ingresso sono quelli meno utili. E' una strategia di vendita utilizzata da tutti i supermercati: posizionando in luoghi seminascosti e lontani dall'ingresso i
prodotti di largo consumo o indispensabili (il sale, ad esempio) si allunga la permanenza del cliente tra gli scaffali con conseguente maggiore probabilità di acquistare altri prodotti nel tragitto!
Il
rischio è quindi di riempire il carrello di
cose inutili ma che soddisfano un bisogno impulsivo del momento: il paio di infradito colorate, il portapenne con un brand famoso, l'accessorio per l'auto che mai ci saremmo sognati di acquistare non l'avessimo visto.
I reparti più lontani, quindi, sono sempre quelli dei prodotti alimentari e quelli più lontanissimi sono quelli del pesce, della carne, dei latticini e del pane e il motivo, seppur un po' subdolo, è intuibile: è più facile che un cliente esca dal supermercato “dimenticando” le infradito colorate piuttosto che le uova, il pane o il latte.
Il prezzo non ha segreti.
Altro punto su cui non dobbiamo farci trovare impreparati è il
prezzo: difficile districarsi tra le offerte 3x2, quelle con il 30% di sconto se abbiamo la tessera di quel supermercato, ma se non l'abbiamo ci danno una scheda a punti, che se riempita ci darà diritto ad un servizio di piatti...
Insomma, manteniamo la calma e non facciamoci prendere dalla smania del risparmio a tutti i costi. Partiamo
dal presupposto che siamo in un supermercato e che qualsiasi prezzo, per basso che sia, darà comunque un profitto a chi lo pratica (ed è naturalmente giusto che sia così). Andiamo quindi al sodo:
il prezzo al kg (o al litro). Il cartellino del prezzo di ogni prodotto deve riportare il prezzo al kg che è la nostra unica e immediata cartina tornasole sulla convenienza o meno di un prodotto rispetto ad un altro. Se la confezione di otto scatolette da 80gr di tonno in super offerta del giorno costano, poniamo 5 euro, la prima cosa da fare è di andare a verificare il prezzo al kg e confrontarlo con il prezzo al kg delle altre confezioni, ad esempio, da 160gr perché potrebbero esserci sorprese. Magari il tonno che stiamo acquistando in super offerta in piccole porzioni da 80 gr in effetti ha lo stesso costo, se non superiore, dello stesso tonno acquistato in porzioni da 160gr.
Questo non vuol dire che tutte le offerte siano un inganno, anzi, ma è necessario sapersi districare tra le varie occasioni e scegliere, con questo metodo, quella effettivamente conveniente e se l'offerta è su un prodotto di cui facciamo largo consumo, allora approfittarne e farne un po' di scorta.
Carrello mio, ma quanto sei grande!
Quando infine ci ritroviamo alle casse e ci sembra di aver acquistato tutto il necessario, di non aver dimenticato nulla ma il nostro carrello è ancora semivuoto, non facciamoci prendere dal panico!
I carrelli della spesa sono sempre più grandi. Questo ci dà l'impressione di non aver comprato a sufficienza e ci invoglia a continuare gli acquisti sino al loro riempimento. Per fortuna avevamo compilato la nostra lista della spesa e siamo sicuri di non aver dimenticato l'indispensabile.
Fare la spesa è un atto socialmente rilevante
Questi sono solo alcuni accorgimenti che dovremmo seguire facendo la spesa al supermercato non solo per risparmiare e nutrirci meglio. La scelta che operiamo nel momento in cui mettiamo nel carrello un prodotto e lo preferiamo, in modo consapevole e informato, rispetto ad un altro, stiamo compiendo un atto importante per il
miglioramento della società nella quale viviamo. Le scelte e gli orientamenti della “massa” sono monitorate costantemente dalla grande distribuzione, se noi, la “massa”, effettuiamo scelte virtuose con costanza, anche il nostro supermercato di fiducia dovrà adeguarsi per soddisfarne le esigenze.
Abbiamo un grande strumento decisionale fra le nostre mani, il carrello della spesa, non ci rimane che utilizzarlo al meglio.
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