Quando il pane non era ancora un prodotto industriale e reperibile quindi facilmente, lo si faceva in casa. Si usava farlo con la pasta madre, il lievito naturale, di cui vi daremo la ricetta. La particolarità di fare il pane con la pasta madre non è però il pane che ne risulta, ma la condivisione stessa di questo particolare lievito.
La pratica di fare il pane con la paste madre e nel forno comunale del paese si è interrotta all'incirca dopo la seconda guerra mondiale, verso gli anni '50, con la diffusione del pane industriale. Prima di tale periodo il pane veniva fatto in casa e cotto presso il forno del paese.
Il forno veniva acceso dalla prima famiglia che aveva necessità di cuocere il pane (molto spesso nessuno voleva essere il primo perchè era necessario impiegare più legna per accendere il forno), quindi si impastava il pane con la pasta madre, il lievito casalingo, e prima di metterlo in forma se ne staccava un pezzo e lo si portava ad un'altra famiglia che lo utilizzava per il suo impasto. Quindi si portava un po' della propria legna e il pane da cuocere al forno e lì lo si infornava e poi lo si toglieva per far posto alla famiglia successiva.
Il pane quindi è sempre stato sinonimo di condivisione di mezzi (la pasta madre, la legna, il forno) e di tempo trascorso al forno a fare comunità.
La ricetta della pasta madre è tanto semplice quanto difficile che riesca al primo colpo, l'importante è non perdre le speranze e continuare ad oltranza finchè riesce.
In una ciotola versate circa 200gr di farina integrale bilogica, aggiungete un cucchiaino di miele o di zucchero di canna biologico o di yogourt e tanta acqua tiepida fino a ottenere una pastella liquida ma consistente.
Lasciatela riposare in un ambiente caldo (in estate andrà bene in casa al riparo dalle correnti d'aria, in inverno vicino a un termosifone) coprendola con un canovaccio bagnato in modo che non si formi la crosticina in superficie, per 48 ore.
Trascorso questo tempo aggiungete all'impasto 3 o 4 cucchiai di acqua tiepida, un po' di farina, mescolate tutto e lasciare di nuovo riposare come prima altre 48 ore.
Se il procedimento è stato corretto e avete avuto fortuna (!) in superficie si formeranno delle bollicine e la pasta madre assumerà il carattersitico odore un po' acidulo. Se non vi è riuscita la prima volta non vi scoraggiate, è normale, riprovate mettendoci più ... amore.
Per fare il pane diluite la pasta madre con acqua e farina, aggiungete il sale e continuate ad impastare, ricordatevi però, prima di metterlo in forma, di staccarne un pezzo, circa 200 gr. che metterete in frigorifero in un contenitore possibilmente di vetro. Vi servirà come lievito per il pane succesivo.