Cosa mangiamo
Latte crudo, facciamo chiarezza?
Cercavamo chiarezza ma abbiamo le idee più confuse di prima?
Come abbiamo visto vi è una discussione lunga e articolata intorno al latte e in special modo, al latte crudo. Di certo l'introduzione in commercio di questo nuovo canale distributivo ha destabilizzato le grandi industrie lattiere che si sono ritrovate in concorrenza con piccoli allevatori, che preferiscono vendere il proprio latte direttamente al consumatore ad un prezzo equo, correndo il rischio di impresa (soggetto ai flussi di mercato), piuttosto che svenderlo alle grandi aziende.
I problemi di natura sanitaria che sono sorti sono sembrati quasi un pretesto per bloccare questo nuovo canale, tenuto conto che non vi è ancora adesso nessuna correlazione certa tra i nove casi accertati sindrome emolitico-uremica e il consumo di latte crudo.
Se volessimo fare i pignoli noteremmo che, ad esempio, da un'indagine dell' Osservatorio epidemiologico della Regione Campania è emerso che a partire dal 1988, ogni anno sono stati osservati circa 30-40 casi di Seu (Sindrome emolitico uremica), per un totale di 439 casi notificati complessivamente tra il 1998 e il 2004. Sono inoltre stati identificati alcuni focolai epidemici, negli anni 1992, 1993 e 1997.
Il tasso nazionale d'incidenza medio annuale della Seu nello stesso periodo (1988-2004) è stato di 0,27 casi per 100mila abitanti, inferiore rispetto a quanto rilevato in altri paesi europei.
Quindi ogni anno ci sarebbero, secondo l'Osservatorio della Campania, circa 30-40 casi ogni anno di questa Sindrome emolitica uremica.
Mappa dei distributori di latte crudo italiani
Perchè bevo latte crudo - dott. Fausto Cavalli, Bevilatte srl
- [1.17 Kb]
Elenco dei distributori di latte crudo in Italia
- [1.31 Kb]
Commenti